Informazioni sulla cocaina

Informazioni cocaina Narconon Astore

La cocaina è una droga eccitante come l’amfetamina.

La base di partenza per aiutare una persona che vuole uscire dalla dipendendenza è avere più informazioni possibili sulla cocaina. Alla cocaina vengono “riconosciuti” effetti afrodisiaci, sensazione di forza e bellezza, far sentire la persona che la usa al “centro del mondo”. In realtà ha effetti collaterali devastanti: la persona che ne abusa può perdere la ragione, avere il cervello rovinato, avere manie ed idee fisse che la portano a vivere una dimensione irreale, con sintomi paranoici.
L’ assunzione della cocaina avviene per via endovenosa, per inalazione o fumandola. La persona che usa cocaina, assume questa droga molte volte durante la giornata; il suo effetto dura poco, per cui la persona deve assumerne in continuazione. Irritabilità e depressione subentrano quando l’ effetto di questa droga diminuisce sulla persona; la paranoia solitamente segue queste fasi.

La soluzione della dipendenza da cocaina

La disintossicazione da cocaina grazie alle saune del programma Narconon ® è totale. Questa tecnica rimuove le tossine presenti nell’ organismo tramite sudorazione e rende la persona sganciata a livello mentale. Questa tecnologia è una delle carte vincenti che rende il programma Narconon unico ed efficace. In più tramite dei corsi la persona può risalire alle vere cause che l’ hanno portato ad usare cocaina e risolverle.

Altre info sulla cocaina

La sede del Centro di recupero dalla cocaina, Narconon Astore, si trova immersa in un grande Parco Naturale protetto, denominato “Parco Naturale Regionale Gola della Rossa e di Frasassi”, a Fabriano (Marche).
Gli effetti immediati

Si manifestano subito dopo l’ assunzione, la cocaina può far sentire chi la usa disposto alla conversazione e mentalmente attento alle sensazioni percettive. La cocaina può temporaneamente attutire il bisogno di dormire e mangiare e consente di effettuare sforzi fisici ed intellettuali. La durata degli effetti euforici di questa droga dipendono dal modo in cui questa è stata utilizzata, tanto più intenso sarà il suo effetto e più breve la sua durata.

Dipendenza da cocaina

La cocaina è una droga che origina una forte dipendenza. Una volta provata, un individuo incontrerà difficoltà a controllarne o limitarne l’ uso. Una elevata tolleranza a questa sostanza può essere sviluppata da chi la assume, infatti molti tossicodipendenti sostengono di non riuscire ad ottenere lo stesso livello di piacere delle prime volte. Alcuni consumatori aumentano il dosaggio per intensificare gli effetti euforici rischiando la vita.

Complicazioni mediche

Esistono numerose complicazioni mediche derivanti dall’uso di cocaina. Alcune delle più frequenti sono cardiovascolari e comprendono irregolarità nella frequenza del cuore e malattie cardiache; problemi respiratori, dolori al petto ed insufficienza respiratoria; effetti neurologici, come ictus, convulsioni ed emicranie.

Effetti a lungo termine

Alcuni consumatori di questa droga riferiscono sensazioni di agitazione, irritabilità ed ansietà. L’ uso di cocaina può causare una morte improvvisa. I decessi per cocaina sono spesso originati da un arresto cardiaco o da blocchi respiratori. Inoltre l’ uso continuativo può portare situazioni di paranoia psicotica in cui l’ individuo perde il contatto con la realtà e sperimenta allucinazioni uditive.

Storia della cocaina

L’uso abituale di farmaci capaci di alterare le facoltà mentali dell’uomo è un fenomeno storicamente antichissimo, esteso a civiltà differenti e ai più diversi gruppi etnici.

Così la presenza di cocaina accanto a teschi trapanati ritrovati in antiche tombe peruviane e nei capelli di mummie cilene del 2000 a.C. aiuta a comprendere come l’uso di questa sostanza sia antichissimo. Sacchetti di corda contenenti foglie , fiori e anche una forma masticata di coca sono stati ritrovati in corredi funebri antecedenti al 2500 a.C., venuti alla luce ad Huaca Prieta, sulla costa settentrionale del Perù.
Così la presenza di cocaina accanto a teschi trapanati ritrovati in antiche tombe peruviane e nei capelli di mummie cilene del 2000 a.C. aiuta a comprendere come l’uso di questa sostanza sia antichissimo. Sacchetti di corda contenenti foglie , fiori e anche una forma masticata di coca sono stati ritrovati in corredi funebri antecedenti al 2500 a.C., venuti alla luce ad Huaca Prieta, sulla costa settentrionale del Perù.

La lavorazione della cocaina

La cocaina è presente come alcaloide nelle piante appartenenti alla famiglia delle eritroxilacee e, in maggior quantità, nell’Eritroxylum Coca e nell’Eritroxylum Novogranatense, due arbusti a crescita spontanea del Sud America. La prima fase di lavorazione della cocaina partendo dalle foglie consiste nell’estrazione della cosiddetta “pasta di coca”, ovvero “cocaina grezza”, costituita da una miscela di tutti gli alcaloidi con un contenuto in cocaina pari a circa i due terzi del totale. Tale pasta viene prodotta trattando le foglie secche con acido solforico diluito e precipitando dalla soluzione risultante gli alcaloidi in forma di basi, facendo uso di sodio carbonato. La pasta di coca viene spesso esportata e venduta in questa forma. Si presenta come un ammasso biancastro o marrone: viene assunta tramite fumo inserendone una porzione nell’estremità di una sigaretta confezionata con tabacco o mariyuana oppure in pipe. La cocaina grezza viene purificata con diverse modalità. Un metodo estrattivo prevede che questa venga sciolta in alcool e successivamente neutralizzata con acido solforico. Il cloridrato di cocaina, che è poco solubile, precipita allo stato cristallino per aggiunta di acido cloridrico. La forma più diffusa nel mercato clandestino è la cocaina cloridrato, dal tipico aspetto bianco, cristallino, amaro, molto solubile in alcool, poco in acqua fredda. Il cloridrato di cocaina può essere dunque iniettato facilmente per via sottocutanea, intramuscolare, endovenosa.
Il desiderio di provare il piacere iniziale e di sfuggire all’ansia conducono all’uso compulsivo della cocaina, con rapidissimo aumento delle dosi e della frequenza d’uso. Si arriva a vere e proprie “abbuffate”, le cosiddette binges, durante le quali il soggetto tende a non alimentarsi, è insonne, aggressivo, agitato e il suo umore tende ad assumere toni spiacevoli.

Tali “binges” si protraggono diversi giorni sino all’esaurimento psicofisico del soggetto, che piomba in uno stato di torpore-apatia con conseguente abbandono dei contatti sociali, incapacità nel mantenere impegni lavorativi, trascuratezza fisica, depauperamento economico.
Spesso i soggetti che usano abitualmente sostanze psicoattive per via endovenosa provano anche la cocaina facendone però un uso saltuario, non continuativo. Ciò è dovuto all’eccesso di iperattività psicomotoria causato dalla sostanza che rende necessario l’uso combinato della stessa con narcotici (eroina o morfina).

Modi di assumere la cocaina

La cocaina viene rapidamente e facilmente assorbita da ciascuna delle vie abituali di somministrazione (nasale, orale, endovenosa o polmonare)
Assunzione per via nasale

I cristalli di cocaina cloridrato, finemente tritati, disposti su un piano rigido sino a formare una striscia lineare, vengono inalati mediante una cannuccia nasale. Ciascuna striscia contiene da 10 a 40 mg di cocaina secondo il grado di purezza della sostanza. In pochi minuti inizia l’effetto euforizzante che si protrae per altri 25-45 minuti. Al termine di questa prima fase appare una sindrome caratterizzata da irritabilità, agitazione e depressione.

Assunzione per via endovenosa

L’uso endovenoso della cocaina, per le sue caratteristiche farmacocinetiche, provoca effetti associabili a quelli del crack. La cocaina, opportunamente trattata, può essere assunta anche per via orale. La via sottocutanea e quella intamuscolare, a causa dell’effetto vasocostrittore, comportano un assorbimento più lento; pertanto gli effetti sono meno rapidi rispetto all’assunzione per via endovenosa. Il rischio di assumere cocaina per via endovenosa è quello di causare un collasso cardiaco all’ organismo e quindi la morte. Sono molto frequenti le overdose per cocaina, spesso quando accompagnata ad altre droghe, farmaci o alcol.

Assunzione per via polmonare (fumo)

Dal riscaldamento della cocaina idrocloruro con soluzione acquosa di bicarbonato di sodio o di ammoniaca e per successiva separazione con un solvente (etere) e liofilizzazione finale, si ottiene un composto intermedio detto crack. Il crack si presenta sotto forma di piccoli cristalli opalescenti aggregati fra loro a costituire panetti di colore crema-biancastro che, al momento del loro utilizzo, vengono frantumati e fumati con diverse modalità. Il termine con cui viene designata tale sostanza di sintesi deriva dal tipico rumore “cracking” che producono i cristalli contenuti nella miscela quando vengono riscaldati. Il procedimento che richiede il crack per essere fumato è rapido (circa venti minuti di tempo), economico e non necessita di una particolare attrezzatura: sono sufficienti un forno a microonde, un piatto caldo o un cucchiaio. Il crack viene sminuzzato in parti secondarie, i chips, che vengono introdotte in apposite pipe, solitamente ad acqua. Il raffreddamento del fumo è indispensabile per l’integrità della struttura chimica della sostanza e per il suo maggiore assorbimento.

Effetti e danni del crack

Un piccolo frammento di crack, fumato, può indurre un effetto della durata di 20-30 minuti, al termine del quale l’euforia e la violenta ebrezza vengono sostituite da una forte sensazione depressiva, accompagnata da prurito irrefrenabile. Frequentemente, questa sensazione è di tale intensità e sgradevolezza da costringere il consumatore ad assumere immediatamente una seconda dose dopo pochi minuti dalla prima. L’assunzione ripetitiva, a brevissimi intervalli di tempo e a concentrazioni progressivamente crescenti conduce facilmente il soggetto ad un “crollo” psicofisico. Questa modalità di somministrazione ha quindi un elevatissimo potenziale d’abuso e di overdose, data l’ampiezza delle oscillazioni del tono dell’umore, lo stato maniacale e l’intensa irritabilità e tristezza che ne possono derivare. Il soggetto che fa uso di crack può associare al composto, per amplificarne gli effetti, ipnotici, sedativi, amfetamine, alcol o eroina.

Effetti della cocaina

La cocaina ha potenti effetti euforizzanti e i soggetti possono sviluppare dipendenza dopo aver usato la sostanza per periodi di tempo brevi.

Un segno di dipendenza è quando il soggetto trova sempre più difficile non ricorrere all’uso. La cocaina è una sostanza di abuso ad azione breve (effetti limitati nel tempo), che produce una sensazione istantanea di benessere, fiducia ed euforia. In seguito si possono sviluppare rapidamente modificazioni comportamentali drammatiche, soprattutto in associazione a dipendenza. In un contesto di dipendenza da cocaina a lungo termine si osservano comportamenti irresponsabili, isolamento sociale e disfunzioni sessuali. Può scaturire un comportamento aggressivo.
Effetti Fisici
Le complicanze mediche dell’uso di amfetamine e della cocaina si verificano con maggiore probabilità in individui sofferenti di epilessia, ipertensione arteriosa, compromissione del sistema immunitario, malattie cardiache e respiratorie. Bassi e medi dosaggi di cocaina provocano stimolazione adrenergica, vasocostrizione con aumento della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca, della temperatura cutanea e del diametro pupillare. Alti dosaggi portano ad ulteriori aumenti della pressione sanguigna, della frequenza cardiaca e della temperatura cutanea, vampate, cianosi, dolori al petto, vertigini, nausea e vomito. L’intossicazione grave, specialmente come risultato del fumo o dell’iniezione di cocaina, può determinare aritmie cardiache, convulsioni, emorragie cerebrali, temperatura elevata e disturbi respiratori. Le convulsioni sono più probabili nell’intossicazione da cocaina rispetto a quella da amfetamina. La morte è più probabile che si verifichi se la cocaina viene assunta in combinazione con oppiacei e per via endovenosa.

Complicazioni

Lo “snorting” di cocaina può far “colare” o “tappare” il naso e causare l’infiammazione, il rigonfiamento, l’ulcerazione o la perforazione del setto nasale; l’uso intravenoso può causare le stesse complicazioni dell’uso i.v. di oppiacei, inclusi ascessi cutanei, setticemia, tetano, tromboflebiti ed epatiti; il fumo di cocaina “base libera” o “crack” può provocare complicanze polmonari. Viene descritta anche una sindrome detta “polmone da crack” con sintomatologia tipica della polmonite: dolore toracico, difficoltà respiratoria, febbre. L’uso cronico di cocaina, diminuendo le scorte di dopamina, può inoltre causare un aumento di produzione di prolattina, un aumento del volume della mammella, la secrezione di latte dal seno e l’assenza del ciclo mestruale. La libido è diminuita con riduzione della performance sessuale, impotenza nell’uomo e anorgasmia nella donna.
Effetti psicologici
La cocaina ha potenti effetti euforizzanti e i soggetti possono sviluppare dipendenza dopo aver usato la sostanza per periodi di tempo brevi. Un segno di dipendenza è quando il soggetto trova sempre più difficile non ricorrere all’uso. La cocaina è una sostanza di abuso ad azione breve (effetti limitati nel tempo), che produce una sensazione istantanea di benessere, fiducia ed euforia. In seguito si possono sviluppare rapidamente modificazioni comportamentali drammatiche, soprattutto in associazione a dipendenza. In un contesto di dipendenza da cocaina a lungo termine si osservano comportamenti irresponsabili, isolamento sociale e disfunzioni sessuali. Può scaturire un comportamento aggressivo. L’intossicazione acuta può essere associata ad un eloquio digressivo, cefalea, idee di riferimento transitorie e tinnito (alterazione uditiva). Possono verificarsi ideazione paranoide, allucinazioni uditive e tattili (soprattutto formicolii). Durante l’astinenza sono comuni modificazioni dell’umore, come depressione con pensieri di suicidio, irritabilità, mancanza di interesse, labilità emotiva o turbe dell’attenzione e della concentrazione. L’assunzione di dosi basse e moderate provoca euforia, sensazioni di aumentata forza fisica e capacità mentale, ridotto senso di fatica e ridotto appetito. Dopo l’uso endovenoso o dopo aver fumato, viene descritta una varietà di sensazioni intense e piacevoli. Alti dosaggi possono condurre a un particolare comportamento ripetitivo, il bruxismo, ad allucinazioni tattili, formicolii, diminuita concentrazione, insonnia, perdita di peso, agitazione, tremore, irritabilità e paranoia.

Manifestazioni

Gli stimolanti del sistema nervoso centrale possono indurre quella che viene tecnicamente chiamata psicosi paranoidea, clinicamente indistinguibile da quella schizofrenica. Tale psicosi si può verificare in individui sani, psicologicamente stabili, dopo un uso della sostanza anche di breve durata. Si manifesta con deliri di persecuzione, idee di riferimento, labilità emotiva e allucinazione uditive, visive e tattili bizzarre. Il paziente rimane ben orientato e vigile. L’aggressività fisica può derivare dall’irritabilità e dalla paranoia. I sintomi scompaiono rapidamente nel giro di pochi giorni o, al più, di qualche settimana, ma la sospettosità e le idee di riferimento possono persistere per mesi dopo che la psicosi manifesta si è risolta. Una diagnosi di psicosi indotta da sostanze deve essere sospettata quando si ritrova la sostanza nelle urine, quando il suo uso viene riferito, quando sono presenti le complicazioni fisiche, o quando i sintomi scompaiono rapidamente

Cocaina e dipendenza

La cocaina può creare una forte dipendenza.

A conferma di quanto appena detto non ci sono solo i dati dell’esperienza diretta con persone che sono diventate dipendenti dalla cocaina, ma anche le recenti scoperte effettuate sui meccanismi cerebrali dove, in particolare, sono implicati i neurotrasmettitori legati al sistema dopaminergico.
Così la presenza di cocaina accanto a teschi trapanati ritrovati in antiche tombe peruviane e nei capelli di mummie cilene del 2000 a.C. aiuta a comprendere come l’uso di questa sostanza sia antichissimo. Sacchetti di corda contenenti foglie , fiori e anche una forma masticata di coca sono stati ritrovati in corredi funebri antecedenti al 2500 a.C., venuti alla luce ad Huaca Prieta, sulla costa settentrionale del Perù.

Dipendenza fisica e mentale

attività cerebrale uso cocaina
Questa immagine è stata ricavata effettuando una Tomografia ad Emissione di Positroni (PET). L’immagine evidenzia l’attività cerebrale di un soggetto che non ha usato cocaina (prima riga) e l’attività di un soggetto che ha abusato di cocaina 10 giorni dopo (seconda riga) e 100 giorni dopo (terza riga). Come si vede dalla figura anche dopo 100 giorni l’attività cerebrale (macchie gialle e rosse) non si è ancora ristabilita del tutto. Immagine ricavata dal sito del National Institute on Drug Abuse. Rispetto all’eroina la dipendenza fisica da cocaina si manifesta con sintomi meno intensi e, da questo punto di vista, la carenza è più facilmente gestibile, ma non è così per la dipendenza psicologica. Le persone che hanno utilizzato cocaina quando interrompono l’uso della sostanza possono andare incontro ad una sindrome astinenziale caratterizzata da: intenso craving (desiderio compulsivo di assumere droga), depressione del tono dell’umore fino a pensieri suicidi, irritabilità, astenia, rallentamento psicomotorio, nausea, tremori, appetito vorace e disturbi del sonno. I sintomi raggiungono l’apice 48-72 ore dopo l’ultima assunzione e possono durare per parecchie settimane. Per quanto riguarda il trattamento dell’astinenza il paziente va tenuto sotto stretta osservazione per la depressione del tono dell’umore e le conseguenti idee di suicidio. Va rassicurato che la depressione è un effetto, limitato nel tempo, dell’astinenza da stimolanti. Grazie al programma di astinenza Narconon essa può essere superata con minimi disagi e in tempi brevi.

Astinenza da cocaina

I sintomi che si manifestano in una persona che interrompe il consumo di cocaina sono ben riconoscibili.

Ovviamente essi dipendono dalla modalità e dalle quantità utilizzate. Qui di seguito diamo una breve descrizione dei sintomi di astinenza da cocaina e del modo per affrontarli.
Chi interrompe l’ uso di cocaina o crack spesso dorme per 2 o 3 giorni consecutivi e si sente disenergico e molto depresso. Un cocainomane può essere molto magro, nel qual caso bisogna porre rimedio anche alla denutrizione. Spesso si manifestano spasmi muscolari, per i quali sono molto utili le assistenze Narconon. A livello mentale la persona che ha smesso l’uso di cocaina è spesso nervosa o irascibile. Sbalzi d’umore da apatia a rabbia sono caratteristici e possono durare diversi giorni. La cocaina rilascia una forte dipendenza mentale e il consumatore si circonda di sotterfugi e bugie nel tentativo di mascherare la sua condotta e di procurarsene ancora e ancora. L’ ospite in astinenza è seguito 24 ore su 24 da personale addestrato. Grazie a speciali assistenze egli può trascorrere l’ astinenza senza particolari disagi e in tempi brevi. I sintomi e le difficoltà dell’ astinenza da cocaina si riducono drasticamente o spariscono completamente con il programma di astinenza Narconon.

Di seguito due testimonianze di ospiti che hanno superato l’ astinenza da cocaina con successo.

” …il mio grande problema nell’ interrompere l’ uso di cocaina era il disagio a livello mentale che ne derivava. Depressione e angoscia erano all’ ordine del giorno. Così ci ricadevo puntualmente. Al Narconon Astore, grazie all’ aiuto di tutto il gruppo trovai un ambiente sereno, dal morale alto. I ragazzi mi stavano vicini e avevano passato quello che avevo passato io. Pensai che se ce l’ avevano fatta loro, potevo farcela anch’io… ”
Max
” …non ebbi una vera e propria astinenza, io facevo uso di cocaina e più che altro nei miei primi 2 giorni continuavo a pensare a casa, alla mia famiglia e al lavoro. Continuavo a chiedermi come avessi fatto a perdere il controllo in quel modo. Furono gli specialisti, con le loro assistenze a darmi il supporto che mi era necessario affinchè superassi tutto. Così mi ritrovai sul programma senza quel senso di fallimento e iniziavo a sorridere nuovamente… “
Roberto